giovedì 7 novembre 2013

Omaggio a Gabriele Basilico

"Ma basta la presenza di un uomo a ridare all'architettura il valore di sfondo, a dare al vuoto il senso drammatico di un'assenza,mentre l'assenza dell'uomo toglie al vuoto la dimensione d'angoscia e fa del vuoto quello che veramente è. Questo perché il vuoto riempie se stesso e diventa soggetto in sé. Non penso di fotografare il vuoto nel senso di una mancanza di presenza, ma fotografo il vuoto come protagonista di se stesso, con tutto il suo lirismo, con tutta la sua forza, con tutta la sua umanizzante capacità di comunicazione, perché il vuoto nell'architettura è parte integrante, persino strutturale nel suo essere."

Interessante lettura all'interno del pensiero e dell'evoluzione del fotografo Gabriele Basilico, uno dei più importanti rappresentanti della realtà architettonica e paesaggistica dell'ultimo secolo.

Le Touquet, 1985
Milano, 1978-80



Parigi, 1997

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